Piemonte: le Valli Occitane una ricchezza nelle Alpi!

Piemonte: le Valli Occitane una ricchezza nelle Alpi!


La lingua Occitana nelle Alpi Occidentali

Sono 13 le valli dove esiste una comunità di parlanti occitani, con una popolazione totale di oltre 200.000 abitanti.


Sono 107 i comuni che, in Piemonte, hanno dichiarato la loro appartenenza alla minoranza linguistica occitana. Le Valli occitane hanno raggiunto il massimo popolamento verso l’inizio del ‘900, ma in breve tempo si giunge a un periodo di decadenza per:

– peggioramento climatico,

– quantità eccessiva della popolazione rispetto alle risorse,

– modi arretrati di coltivazione,

– le due guerre mondiali,

– mancanza di uno sviluppo industriale.

Di conseguenza si giunge a un massiccio spopolamento soprattutto nelle medie e alte Valli, dovuto all’emigrazione verso l’estero e i poli industrializzati dell’Italia del nord.

Alla fine degli anni ’60 nasce la coscienza dell’identità linguistica e culturale occitana che favorisce un nuovo orgoglio di appartenenza al territorio.

Si formano gruppi di intellettuali (associazioni e movimenti) con lo scopo di progettare un nuovo destino politico, culturale e economico per le Valli.

Nel 1999, con la legge 482 “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche” lo Stato italiano dà finalmente applicazione all’articolo 6 della Costituzione della Repubblica Italiana “La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche“, e riconosce, fra le altre, la minoranza occitana.

Fin dal Paleolitico è attestata una forte presenza umana in Occitania, in particolar modo in Aquitania, sulle rive della Dordogna, terra del celebre “Uomo di Cro-Magnon” e delle grotte di Lascaux dalle splendide incisioni rupestri.

Ma la storia occitana è anche la storia dei Romani che portano in queste terre, abitate da Celti, Iberi, Liguri e Greci, la propria lingua e la propria cultura. L’Occitania è la terra dei regni, delle repubbliche, ma soprattutto delle città organizzate come piccole polis, raramente soggette al sistema feudale. Questa è la storia dei cristiani, ma anche quella di ebrei, catari, valdesi, ugonotti e calvinisti. È quella di invasori barbari come Vandali e Alamanni, e di conquistatori civili come Visigoti, Franchi e Inglesi.

In luogo dei feudi vi sono gli allodi, terre non soggette a proprietà feudale, che consentono l’esistenza di uomini liberi, svincolati dai rapporti vassallo-signore.

Tutto ciò porta alla nascita di una cultura originale e di una civiltà, quella d’oc, che ha nell’arte romanica e nella letteratura dei trovatori i suoi risultati più brillanti.

È un paese la cui civiltà, nell’età d’oro della sua indipendenza, influenza tutta l’Europa, e che ha saputo essere cosmopolita, facendo propri e mai disprezzando gli apporti culturali dei popoli con cui, pacificamente o no, è venuta a contatto.

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