Due progetti per attrarre abitanti nelle aree interne e montane

Due progetti per attrarre abitanti nelle aree interne e montane

La clip di Open Fiber raccoglie alcune testimonianze di abitanti delle aree interne dell’Umbria, dove è stata realizzata la connessione in fibra ottica di 78 comuni. Emerge evidente come questo abbia rappresentato non solo un miglioramento dei servizi disponibili per la popolazione già stanziale ma anche un elemento di forte motivazione per nuovi abitanti che grazie ad una connessione veloce possono ora trasferire le proprie attività professionali o condurre uno smart working a distanza.

 

Vieni a vivere e a lavorare nel Parco si tratta di un progetto sperimentale predisposto dalla Cooperativa Cramars assieme ai Comuni di Lauco (Carnia) e Resia (Canal del Ferro Val Canale) che mira allo sviluppo delle aree interne e montane friulane che si caratterizzano per essere territori caratterizzati da fenomeni di  spopolamento e dal presentarsi di una serie di problematiche relative, per un verso, alla ritrazione dei servizi e, per l’altro, alle difficoltà ad accedervi.  
I due Comuni e i territori di riferimento possiedono tuttavia risorse e potenzialità, per una parte, inespresse e, per l’altra, capaci di generare attrattività.
Le Terre Alte sono nelle condizioni di porsi come luoghi in cui si anticipano i cambiamenti sociali e dove si possono attivare concretamente nuove forme di reciprocità e residenzialità, rispondendo in tal modo anche ad una “domanda di montagna” emersa in particolare nella fase della pandemia.
Il progetto sperimentale è finanziato dalla Fondazione Friuli e verrà realizzato in due realtà della montagna friulana inserite in contesti di Parco: a Resia nell’ambito del Parco delle Prealpi Giulie, e a Lauco nel Parco intercomunale delle Colline Carniche
Si rivolge alle persone desiderose di trasferirsi in montagna e che intendono realizzare una vocazione imprenditoriale e i propri sogni di vita all’interno di quella dimensione.
L’iniziativa prevede, in via preliminare, l’offerta di una notte di soggiorno (in strutture convenzionate) per chi si ferma almeno due notti a “provare a vivere in montagna” e vi possono aderire sia le persone che già sono presenti nei Comuni partner di progetto sia quelle che si propongono di diventare “mediatori di accoglienza di nuovi abitanti”, cioè figure che avranno il compito di accompagnare i nuovi abitanti e di accoglierli in questa nuova esperienza.
Attraverso un Bando pubblico si procederà alla promozione e raccolta delle adesioni di potenziali abitanti e, successivamente, verrà attivata un’attività di empowerment della comunità affinché i residenti possano diventare protagonisti consapevoli e concorrere alla riuscita del programma; ed, infine, verrà attivato percorso virtuoso di accompagnamento dei nuovi abitanti in cui la comunità locale accogliente è chiamata a svolgere un ruolo fondamentale di costruzione di relazioni e valorizzazione delle risorse. 
L’accoglienza dei nuovi abitanti verrà facilitata da figure denominate “mediatori di accoglienza” quali persone dei luoghi adeguatamente formate che saranno chiamate ad accompagnare i nuovi arrivati nella conoscenza della storia e tradizioni, nell’individuazione degli immobili in cui stabilirsi ed esercitare delle attività, e nella fruizione di risorse come campi, prati e boschi oppure osterie, trattorie e negozi.

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