Friuli: L’ECO 3: Mappe di comunità, circoli di studio e altri strumenti per leggere il territorio
‘Oltre ad esserci diversi strumenti di inclusione quello che è interessante è che da una ventina d’anni si comincia a ragionare sul fatto che è abbastanza inutile far calare dall’alto dei progetti di qualsiasi genere se le persone coinvolte in questi progetti non vengono coinvolti in qualche modo‘ così afferma Donatella Cozzi docente dell’Università di Udine nell’intervista curata da Elena Mariuz per l’Eco, social-risonanze dalla montagna.
L’importanza di coinvolgere i beneficiari dei progetti, che siano essi gli anziani, le imprese, i cittadini etc quando si agisce su di essi è ormai conclamata da tempo. Diverse sono state finora le azioni svolte in Friuli Venezia Giulia e la facilitarice Agata Gridel, spiega in particolare le esperienze montane nella messa a punto di due fortissimi strumenti generativi e di coinvolgimento sociale: le mappe di comunità e i circoli di studio. Durante l’intervista la stessa mette in luce la necessità che la Regione continui a promuovere queste azioni di formazione e coinvolgimento del territorio ma all’interno di un disegno preciso e di una progettazione che permetta agli enti e alle risorse locali di agire in modo integrato per non disperdere le energie e le conoscenze emerse.