Friuli: Passeggiate SottoSopra e gli esercizi di futuro!

Friuli: Passeggiate SottoSopra e gli esercizi di futuro!

Dolomiti Days 2020: incontri esperienziali per immaginare assieme il futuro delle comunità di montagna. Gli incontri, strutturati sotto forma di laboratori, hanno costruito un format che è stato ripreso anche in Valle d’Aosta!


di Vanni Treu


Sotto Sopra” non è stato solo un gioco di parole che richiama i quattro paesi di Forni e Tramonti, entrambi di Sotto e di Sopra, in cui si sono svolti gli appuntamenti sperimentali del format ideato dalla Cooperativa Cramars, ma è la modalità scelta per il lavoro con le comunità, ovvero guardare le cose da un altro punto di vista.

Un’opportunità per scoprire nuove relazioni, individuare dinamiche e immaginare risultati differenti pur partendo dalla situazione attuale, frutto di un passato difficile e complicato. Un esercizio che stravolge i concetti di spazio e di tempo.

Metodologia

Abbiamo scelto la tecnica di Backcasting perché è un metodo che prevede la capacità di generare un futuro desiderabile, e poi guardare all’indietro, da quel futuro al presente, per pianificare come potrebbe essere raggiunto. spiega Vanni Treu, vicepresidente di Cramars, che è intervenuto durante il primo appuntamento in Valle d’Aosta – Il presupposto è che, dopo aver individuato l’obiettivo da raggiungere in futuro (la declinazione della sfida vinta), sia possibile lavorare all’indietro determinando quali dovrebbero essere le misure da adottare per guidare la trasformazione verso quel futuro. E i partecipanti hanno vinto le sfide che abbiamo posto loro. I risultati di questi eventi partecipativi sono stati così positivi e coinvolgenti che vorremmo condividere questa esperienza con tutte le comunità montane che vogliano approcciare la stessa visione strategica di accompagnamento alle aree marginali che stiamo portando avanti come cooperativa di sviluppo del territorio in Friuli Venezia Giulia.”

Per chi è pensato il format

Il format è pensato per tutti coloro che desiderano tratteggiare il futuro dei paesi delle terre alte. Ma è ancora possibile anticipare il futuro nelle piccole comunità delle Valli Alpine? Per anticipare il futuro sono necessari approcci avanzati che vadano oltre i tradizionali modelli di previsione (forecast) basati sulla proiezione in avanti delle esperienze passate. Questi metodi avanzati, cosiddetti di anticipazione (foresight), costruiscono scenari possibili considerando la molteplicità dei presenti, i segnali deboli, le tendenze emergenti e i percorsi possibili di evoluzione.
Con questo progetto si desidera cercare, nel presente delle locali comunità, i germogli di futuro!!

L’esperienza in Valle d’Aosta

Piero Brunod, animatore di rete dell’Associazione Saint Barthelémy: vivere guardando lontano afferma. “Conoscere il modello di Cramars e condividere la loro visione e i loro obiettivi, grazie alla testimonianza diretta di Vanni Treu, ci ha fatto acquisire idee ed elementi per completare la nostra fase di costruzione di nuovi percorsi. In un panorama in cui la politica risulta sempre meno presente nella quotidianità delle decisioni delle comunità, questi esercizi proposti da Cramars hanno una doppia valenza, quella di rigenerare legame sociale a livello di piccole comunità disgregate intorno ad una visione di futuro inclusiva, e quello di ridistribuire equamente fra politica e comunità all’interno di un sistema in forte crisi le responsabilità e le opportunità di costruire visioni di futuro.”

Un’esperienza positiva anche per Marta Anello, coordinatrice del GAL Valle d’Aosta che afferma: “La progettazione partecipata è sicuramente la metodologia da applicare in futuro nella predisposizione della strategia di sviluppo dell’associazione, per il prossimo periodo di programmazione europea 2021-2027. L’approccio del programma LEADER, che finanzia i GAL, è di tipo bottom-up, dove la definizione delle esigenze di sviluppo del territorio proviene direttamente dagli operatori locali e non viene calata “dall’alto”. Coinvolgere la popolazione, le aziende, gli amministratori locali e i turisti nella predisposizione e nella condivisione di iniziative, è necessario per far sì che questi progetti vengano sentiti e percepiti come propri dalla collettività e possano proseguire oltre il periodo di finanziamento. Il GAL intende per i prossimi bandi incentivare l’utilizzo di strumenti di progettazione partecipata sul proprio territorio, prevedendo delle premialità aggiuntive a chi dimostri di aver redatto il proprio progetto coinvolgendo la collettività attraverso laboratori, atelier workshop tematici di progettazione partecipata.”

Conclude Camillo Rosset, sindaco del Comune di Nus, località che grazie al cielo di Saint-Barthélemy è riconosciuta come Patrimonio Immateriale Unesco: “Quest’esperienza mi ha insegnato che ciò chiamavo sogno è, in realtà, un obiettivo, un ideale punto di partenza e al contempo di arrivo, collocato nel futuro del nostro territorio, da cui andare a ritroso per costruire il nostro domani. Le Terre Alte del Friuli, geograficamente così lontane da noi, ci sono vicine per identità e necessità, ecco perché le Passeggiate Sotto Sopra ci hanno regalato una visione positiva e possibile del futuro della nostra montagna.”

La collaborazione e la condivisione di strumenti e di obiettivi che permettano di interrogarsi insieme sul futuro delle aree alpine e su come generare dinamiche di attivazione territoriale diventano una opportunità e una responsabilità che dovrebbero diventare strutturali. E questo è un primo passo verso quella direzione.

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