La redazione di Innovalp.tv presenta il nuovo Amministratore Unico di Melius intervistandolo in uno dei suoi momenti di pausa caffè…

Maurizio Ionico, urbanista, dal 2020 sei Amministratore Unico di Melius SRL impresa sociale. Quale parte della tua esperienza investirai nella Società e quali saranno invece le novità professionali con cui ti confronterai?

Come urbanista ho lavorato a lungo nella pianificazione e nella gestione territoriale, occupandomi anche di mobilità (sia nei servizi integrati che nella cosiddetta “mobilità dolce”), turismo e le sue interconnessioni con lo sviluppo del territorio, valorizzazione dei paesaggi e dei patrimoni locali. Posso dire di avere acquisito una certa esperienza rispetto a come funzioni la “macchina territoriale” della nostra regione e del nord nel suo complesso; parlo di opportunità date dai servizi e dai patrimoni paesaggistici e culturali, di potenziali interconnessioni tra i diversi settori del turismo, della cultura e delle nuove forme di mobilità eco-compatibile, lenta. Su questo sfondo da sempre si muovono diversi attori, alcuni dei quali hanno avuto un ruolo protagonista dovuto anche semplicemente ad una posizione geografica più vantaggiosa rispetto ad altri… ecco, ora io mi occuperò di trovare e suggerire delle soluzioni che portino in primo piano anche le realtà come quelle delle terre alte e aree interne che nonostante avessero ampie potenzialità sono rimaste in qualche modo “lontane” dal dibattito pubblico e dalla progettazione strategica.

Puoi chiarirci meglio cosa intendi?

Innanzitutto è necessario che avvenga un cambio di mentalità a livello delle comunità che si collocano nelle Aree Interne: è possibile non solo colmare i gap che le separano dai centri dove si concentrano i servizi, ma anche valorizzare tutti quegli elementi culturali, tradizionali, paesaggistici e di risorse naturali che le caratterizzano. Ci sono delle “ricchezze nascoste” che possono essere valorizzate con delle accorte politiche di gestione e investimento e che possono rappresentare un futuro fin da subito per gli abitanti delle aree interne e per le generazioni successive. Questo è un lavoro di informazione, di proposta culturale alternativa, di divulgazione e condivisione dei progetti e di consolidamento sociale. Sono troppi anni che i giovani con delle giuste e sacrosante ambizioni di carriera non vedono altra alternativa che lasciare i loro luoghi di origine per, nella maggior parte dei casi, non farvi ritorno che per le feste… Io penso che a volte questa potrebbe non essere l’unica soluzione, e come me la pensano anche parecchie persone che negli ultimi tempi si stanno avvicinando alle zone montane, per esempio. Abbiamo fatto delle ricerche che, a fianco a dati sconfortanti sul calo demografico delle aree interne del Friuli, pongono un timido ma marcato segno di immigrazione in montagna. Si tratta di ritornanti e di nuovi abitanti.

Quindi il processo di rivalutazione della montagna come possibile scelta di vita è già in atto?

Attenzione: il fenomeno che ho appena descritto è senz’altro la prova che le aree interne offrano delle opportunità a chi ha già un solido background formativo, professionale o per chi vuole semplicemente trascorrere il periodo della pensione in un luogo salubre, ma questo non basta. I giovani devono trovare delle risposte in termini di carriera formativa, di sbocchi lavorativi appaganti e coerenti con il proprio percorso di studi; i lavoratori devono avere accesso alla formazione che gli permetta di migliorare la propria condizione di impiego; i commercianti devono poter avere accesso a soluzioni di marketing che aprano mercati più ampi… Melius sta lavorando a questi aspetti potenziali e migliorativi, sia analizzando la realtà per come si presenta e il suo trend prevedibile, sia elaborando strategie innovative di cambiamento. Questo lavoro si compie solo in sinergia, in rete, con figure che appartengono a diversi mondi: le istituzioni, la ricerca, l’associazionismo, le categorie. 

Quindi possiamo dire che il tuo modus operandi in Melius è quello di creare delle sinergie sia in ambito di ricerca che in quello progettuale, per proporre soluzioni innovative per le aree interne?

Sì, ma c’è un altro aspetto che ci terrei a sottolineare, riallacciandomi a quello che accennavo prima sul cambio di mentalità e per non essere frainteso: ogni comunità ha un suo bagaglio di riferimenti culturali e tradizionali che non si tocca. Io mi riferisco alla necessità di diffondere anche idee nuove, che magari provengono da altre realtà dove hanno funzionato. A questo proposito mi sono fatto promotore di una dimensione comunicativa di Melius, che recuperando l’esperienza del Festival Innovalp, ha creato innovalp.tv proprio per condividere informazioni, esperienze e idee innovative sfruttando i mezzi di comunicazione capillare che ci dà la rete. In questo contenitore trovano spazio video, testimonianze, segnalazioni utili che spero possano diventare un punto di riferimento per chi senta il bisogno di portare innovazione nella propria terra!